Feuchter Wald
13.05.2025 Bosco

Nonostante i rischi: il consiglio federale indende revocare il divieto di utilizzo dei pesticidi nelle foreste

A pretesto per concedere ai Cantoni ampie possibilità di impiego dei pesticidi nelle zone boschive, il governo federale adduce la lotta contro il calabrone asiatico. Le organizzazioni per la conservazione della natura WWF e Pro Natura mettono in guardia dagli incalcolabili rischi per la biodiversità, la salute e l'acqua potabile.
  • L'impiego di insetticidi nelle foreste può avere conseguenze indesiderate per le persone e gli animali: ad esempio, gli escursionisti possono entrare in contatto con queste sostanze, mentre la fauna selvatica, tra cui uccelli, ricci o pipistrelli, potrebbe ingerire insetti avvelenati e subire danni.
  • Gli insetticidi inquinano il suolo, penetrano nelle falde freatiche e - nel lungo periodo - si ripercuotono sulla salute dei boschi e sulla qualità dell'acqua potabile.
  • Si tratta di un intervento non necessario: per contrastare il calabrone asiatico esistono alternative maggiormente incisive e sostenibili. La difficoltà principale sta in realtà nell’individuare i nidi di questa specie invasiva, che si possono poi distruggere con vari metodi. 

Citazione di Thomas Wirth, esperto in materia forestale presso il WWF: 
«Nella lotta al calabrone asiatico, la vera sfida è trovare i nidi. Una volta individuati, si possono distruggere in modi diversi dai pericolosi insetticidi che avvelenano il suolo e l'acqua potabile».

Citazione di Elena Strozzi, esperta in materia forestale presso Pro Natura:
«L'uso di pesticidi danneggia l'intero ecosistema forestale; sono sostanze che non uccidono solo le specie a cui mirano, bensì anche molte altre che sono importanti per boschi stabili e in salute».

Le foreste ammantano circa un terzo della superficie della Svizzera e svolgono funzioni vitali: offrono infatti un habitat a innumerevoli specie, proteggono dai disastri naturali, filtrano l'acqua, stoccano CO2 e sono l'area ricreativa più importante per la popolazione elvetica.

Nel nostro Paese, l'uso di pesticidi nelle foreste è in generale vietato da tempo, e a ben vedere: le foreste sono habitat particolarmente sensibili per numerose specie in via di estinzione, quali api selvatiche, farfalle e insetti che popolano il terreno. Inoltre, numerose fonti di acqua potabile ancora incontaminate si trovano proprio nelle aree boschive. Da ultimo, ma non meno importante, le foreste riescono a rigenerarsi solo se la vita nel suolo resta intatta, mentre i pesticidi la danneggerebbero.

Sproporzionato e superfluo

Fuor di dubbio è che, per l'apicoltura, il calabrone asiatico (Vespa velutina) costituisca una minaccia, ma autorizzare gli insetticidi per controllarlo nelle zone boschive rappresenterebbe una misura al contempo sproporzionata e dannosa per l'ambiente. L'esperienza di altre nazioni dimostra che per raggiungere lo scopo sono più efficaci i metodi non chimici, tra cui ad esempio la distruzione meccanica dei nidi o la lotta biologica. All'ambiente, l'uso di pesticidi fa più male che bene.

Il WWF e Pro Natura si aspettano che il Consiglio federale rinunci alla modifica dell'ORRChem, apportando invece migliorie alla collaborazione con la popolazione nella lotta al calabrone asiatico: una soluzione più promettente e meno rischiosa.

Per ulteriori informazioni: 

Contatti: 

  • Pro Natura: Elena Strozzi, responsabile politica forestale, tel. 079 555 33 79, @email
  • WWF Svizzera: Susanna Petrone, responsabile della comunicazione, tel. 076 552 18 70, @email  
     

Ulteriori informazioni

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Commento congiunto di Pro Natura et WWF Svizzera