La biodiversità in Svizzera: se non ci diamo da fare, presto non vedremo mai più raganelle e upupe. Pro Natura
22.05.2023 Crisi della biodiversità

La crisi della biodiversità: un gigantesco effetto domino di cui le svizzere e gli svizzeri non sono consapevoli

Cinque mesi dopo la firma della Conferenza di Montreal sulla biodiversità, in Svizzera si è fatto poco o nulla per la natura. Inoltre la maggior parte delle svizzere e degli svizzeri non si rende conto che la biodiversità nel loro paese è in grave difficoltà. In occasione della Giornata mondiale della biodiversità, Pro Natura rovescia delle tessere di domino giganti davanti al Palazzo federale, per ricordare che il declino della biodiversità minaccia le basi dell’esistenza umana.

Secondo un sondaggio della GFS svolto nel 2022, tre persone su cinque ritengono che la salute della biodiversità in Svizzera sia piuttosto buona. Ma la realtà è diversa: oltre un terzo delle specie animali e vegetali è minacciata, il 40% degli uccelli nidificanti è in pericolo, il 60% degli insetti è in grave declino. Gli habitat delle specie autoctone diminuiscono, e la loro qualità e interconnessione si stanno deteriorando. Dal 1900 a oggi, la superficie occupata da paludi è diminuita dell’82%, e il 95% dei prati e pascoli secchi è scomparso. «Esiste un divario profondo e molto problematico tra l’immagine positiva che la popolazione ha della biodiversità in Svizzera e il suo stato reale» afferma Ursula Schneider Schüttel, Presidente di Pro Natura. «Fino a quando la popolazione non si renderà conto della crisi della biodiversità in atto e delle sue conseguenze, ci sono poche speranza che la Svizzera attui gli impegni presi a Montreal nel dicembre 2022 e si doti di un’infrastruttura ecologica funzionale», avverte Sarah Pearson Perret, responsabile del segretariato romando di Pro Natura e presidente del Comitato svizzero dell’IUCN.

Un’azione in Piazza federale per simboleggiare la scomparsa delle specie

Per porre rimedio a questa situazione, Pro Natura lancia l’allarme dalla Piazza federale con una serie di grandi tessere del domino sulle quali sono stampate le immagini di specie animali e vegetali che vivono in Svizzera, tra cui alcune minacciate di estinzione. Il crollo delle tessere simboleggia la reazione a catena innescata dalla scomparsa della biodiversità, che termina con l’oscillazione della tessera che rappresenta l’essere umano.

Se non reagiamo, la crisi della biodiversità avrà delle conseguenze dirette sulla popolazione svizzera. La minaccia incombe sulla capacità naturale di depurazione delle acque e dell’aria, sulla funzione protettiva del bosco contro valanghe e frane, così come sull’agricoltura, che dipende dagli insetti impollinatori. Inoltre, anche il benessere ottenuto durante le attività all’aria aperta diminuirà a causa del paesaggio sempre più uniforme e sterile.

La biodiversità deve diventare un tema centrale in occasione delle elezioni federali

Tra i paesi dell’OCSE, la Svizzera ha il numero più alto di specie minacciate. Inoltre, solo il 6,6% della superficie del paese è rigorosamente protetto a livello nazionale. Siamo agli ultimi posti della classifica, sebbene la biodiversità sia fondamentale per la nostra esistenza e qualità di vita. È quindi essenziale che essa divenga un tema centrale sia durante la campagna per le elezioni federali che per i media. «Sarebbe molto interessante se i media chiedessero sistematicamente a tutte le candidate e a tutti i candidati cosa intendono fare per affrontare la crisi della biodiversità», propone Ursula Schneider Schüttel. Le svizzere e gli svizzeri potranno così votare con cognizione di causa.

Contatti:

  • Serena Britos-Wiederkehr, Direttrice Pro Natura Ticino, @email, 091 835 57 67

Foto stampa:

Subito dopo l’evento metteremo a disposizione il relativo materiale fotografico al seguente link: www.pronatura.ch/it/fotos-dominosbiodiversita

 

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Effetto domino della crisi della biodiversità © Pro Natura