Aletsch
Oggi è un centro Pro Natura che offre molte attività interessanti. Lungo il ghiacciaio si estende la foresta dell’Aletsch, una riserva naturale dove vivono cervi, camosci, fagiani di monte e molte altre specie. Con un po’ di fortuna potrai avvistare un’aquila reale o un gipeto che volteggiano sopra le montagne. Chi sta cercando un nascondiglio per il seme che tiene nel becco?
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- Cicerbita violetta (Cicerbita alpina)
- Marmotta (Marmota marmota)
- Farfalla Apollo (Parnassius apollo)
- Bruco della farfalla Apollo (Parnassius apollo – stadio larvale)
- Pino cembro (Pinus cembra)
- Vipera comune (Vipera aspis)
- Gipeto (Gypaetus barbatus)
- Fagiano di monte (Lyrurus tetrix)
- Larice comune (Larix decidua)
- Camoscio (Rupicapra rupicapra)
- Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)
- Cavallette (Caelifera – diverse specie)
- Rododendro rosso (Rhododendron ferrugineum)
- Cervo rosso (Cervus elaphus)
- Lepre bianca (Lepus timidus)
- Semprevivo ragnateloso (Sempervivum arachnoideum)
- Aquila reale (Aquila chrysaetos)
- Stambecco alpino (Capra ibex)
- Nocciolaia (Nucifraga caryocatactes)
- Cincia mora (Periparus ater)
- Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia)
- Genere Eriophorum
- Ginepro nano (Juniperus communis subsp. alpina)
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Olivia Aloisi
La cicerbita violetta è una pianta erbacea imponente con vistosi fiori (capolini) blu-violacei disposti in un’infiorescenza a pannocchia. Curiosità: i fiori sbocciano spesso uno dopo l'altro, mantenendo così il periodo di fioritura per settimane! La pianta appartiene alla famiglia delle Asteracee e cresce preferibilmente nei boschi di montagna freschi e ricchi di sostanze nutritive, negli arbusteti e sulle rive dei torrenti. A causa del suo lattice amaro, viene raramente mangiata dagli animali al pascolo, quindi spesso rimane intatta anche in caso di pascolo intensivo.
• Dimensioni: altezza 60-130 cm (in casi eccezionali fino a 200 cm)
• Habitat: prati di montagna umidi, arbusteti, rive dei torrenti, boschi radi – soprattutto nelle Alpi
• Periodo di fioritura: luglio-agosto
• Impollinazione: insetti (soprattutto farfalle, bombi, mosche)
• Svernamento: come rizoma, pianta perenne
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La marmotta è il più grande roditore della fauna alpina. Ha la coda corta, il corpo robusto e la pelliccia folta. Trascorre più di sei mesi in letargo in una tana sotterranea, durante il quale il suo battito cardiaco rallenta fino a raggiungere solo 3-4 battiti al minuto. La tana può raggiungere una profondità di 3 metri ed è costituita da un corridoio principale lungo 5-10 m, con un diametro di 15-20 cm, da alcuni corridoi secondari e da diverse camere, con il fondo ricoperto di erba secca. In estate la marmotta vive in gruppi familiari sui prati alpini. In caso di pericolo emette un grido d'allarme acuto. Nelle zone in cui sono presenti, è possibile vederle al sole davanti alla loro tana, sempre all'erta!
• Dimensioni: 40-50 cm, più la coda di 17-22 cm, peso fino a 6 kg in autunno
• Habitat: prati alpini, pendii detritici, da circa 800 m a oltre 3’000 m di quota
• Alimentazione: erbe, piante erbacee, fiori
• Riproduzione: 1 nidiata ogni 1-2 anni, di solito 2-4 piccoli
• Ibernazione: 6-7 mesi in tane sotterranee, in gruppo
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La Apollo è una grande farfalla diurna. Ha ali bianche, quelle anteriori punteggiate di piccole macchie nere e quelle posteriori con solitamente due macchie circolari rosse o rosso-bianche bordate di nero. Queste macchie servono come segnale di avvertimento per i predatori. In Svizzera, la Apollo vive nei prati montani soleggiati e rocciosi, solitamente al di sopra dei 1’000 metri di altitudine, dove si nutre del nettare di cardi e fiordalisi. Una femmina può deporre fino a 150 uova, che si schiuderanno alla fine dell’inverno. In Svizzera la Apollo è diventata rara, poiché i suoi habitat sono minacciati dall'imboschimento, dall'agricoltura intensiva e dall'uso di pesticidi.
• Dimensioni: apertura alare 62-90 mm
• Habitat: pendii rocciosi caldi e secchi (principalmente zone calcaree) – soprattutto nelle Alpi
• Alimentazione: nettare di cardi e altri fiori alpini; i bruchi si nutrono soprattutto di borracina bianca
• Riproduzione: una generazione all'anno; deposizione delle uova sulla pianta nutrice dei bruchi
• Svernamento: come bruco completamente sviluppato nell’uovo deposto vicino al suolo
• Grado di minaccia in Svizzera: potenzialmente minacciato (NT)
Il bruco della farfalla Apollo è nero, peloso e presenta piccoli puntini arancioni brillanti sul dorso, con cui avverte i predatori della sua tossicità. Si nutre soprattutto di borracina bianca, una pianta grassa che cresce sui pendii asciutti e soleggiati. Dopo la schiusa delle uova, a partire da marzo, il bruco mangia in abbondanza per diverse settimane prima di trasformarsi in una crisalide discreta. La farfalla Apollo è potenzialmente minacciata in Svizzera: i suoi bruchi hanno bisogno di luoghi tranquilli e caldi con molte piante di cui nutrirsi.
• Dimensioni: al termine della sua crescita, il bruco è lungo circa 5 cm
• Habitat: pendii soleggiati e poveri con borracina bianca, di solito al di sotto del limite degli alberi
• Alimentazione: soprattutto borracina bianca (Sedum album)
• Riproduzione: deposizione delle uova a fine estate, i bruchi nascono in primavera
• Svernamento: sotto forma di uovo sulla pianta
• Grado di minaccia in Svizzera: potenzialmente minacciato (NT)
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Olivia Aloisi
Il pino cembro è una conifera robusta, dal legno morbido e il profumo aromatico. Questa specie cresce lentamente e può vivere fino a 400 anni, ma ci sono rari individui che hanno raggiunto anche più di 1’000 anni, chiamati «Matusalemme». Gli aghi di pino cembro sono raccolti in mazzetti di cinque, le pigne contengono semi grandi e ricchi di grassi, chiamati pinoli. La nocciolaia è il suo partner più importante: ne nasconde i semi come riserva per l’inverno, piantando così nuovi alberi. Il pino cembro resiste alla neve, al vento e al freddo, spesso formando insieme ai larici il limite superiore degli alberi.
• Dimensioni: fino a 25 m di altezza
• Habitat: Alpi, a 1’500-2’400 m di quota – soprattutto nei Grigioni e nel Vallese
• Periodo di fioritura: giugno-agosto
• Impollinazione: vento
• Svernamento: pianta sempreverde, molto resistente al gelo
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La vipera comune è una delle due sole specie di serpenti velenosi presenti in Svizzera. È piccola, tozza, con la testa squadrata e ben distinta dal corpo, solitamente di colore grigio o marrone con bande trasversali, a zigzag o ondulate. Le sue pupille sono verticali, come quelle di un gatto. Curiosità: è vivipara, come pochi altri serpenti. Vive principalmente in luoghi asciutti e soleggiati con molti nascondigli, ad esempio muri di pietra, margini di boschi o ghiaioni. Le vipere comuni sono timide e mordono solo quando si sentono minacciate. Il veleno è letale per le loro prede, come i topi, ma in genere per le persone adulte e sane non costituisce un rischio mortale.
• Dimensioni: 50-70 cm (individui sessualmente maturi)
• Habitat: habitat aridi e ricchi di strutture nella Svizzera meridionale, nella Svizzera sud-occidentale, nella parte occidentale delle Alpi e nella catena del Giura
• Alimentazione: piccoli mammiferi, raramente uccelli e anfibi; le giovani vipere si nutrono principalmente di piccole lucertole
• Riproduzione: vivipara, 3-10 piccoli all'anno
• Svernamento: in fessure o tane sotterranee al riparo dal gelo
• Grado di minaccia in Svizzera: fortemente minacciato (EN)
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Olivia Aloisi
Il gipeto è il più grande uccello delle Alpi, con un'apertura alare che può raggiungere i 2,9 metri! Ha una caratteristica «barbetta» nera sotto il becco. Si nutre quasi esclusivamente di ossa, che fa cadere sulle rocce da grandi altezze per romperle. Sebbene all’inizio del XX secolo fosse estinto nelle Alpi, oggi in Svizzera vivono circa 200 esemplari grazie ad un progetto europeo di reintroduzione. Il gipeto adulto si bagna regolarmente nel fango ricco di ossido di ferro, rendendo così il piumaggio del ventre e del petto di colore rosso. Non è chiaro il motivo di questo comportamento.
• Dimensioni: lunghezza 100-115 cm, apertura alare fino a 290 cm
• Habitat: alta montagna – soprattutto nel Vallese e nei Grigioni
• Alimentazione: ossa. I piccoli vengono nutriti con carne di carogne
• Riproduzione: la femmina depone 2 uova, ma viene allevato solo 1 piccolo. Entrambi i genitori covano, il piccolo è in grado di volare dopo 4 mesi
• Svernamento: specie sedentaria
• Grado di minaccia in Svizzera: minacciato d'estinzione (CR)
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Olivia Aloisi
Il fagiano di monte è un uccello timido che vive nelle Alpi e nelle Prealpi, noto per la suggestiva danza nuziale dei maschi. In primavera i maschi si riuniscono nelle cosidette «arene» e si esibiscono con la coda aperta a ventaglio e i tipici versi gorgoglianti accompagnati da soffi. Il maschio è di colore blu-nero con bande alari bianche e sopraccigli rossi, mentre la femmina ha un piumaggio marrone poco appariscente. I fagiani di monte vivono nei boschi di montagna aperti e ricchi di strutture e nelle brughiere di arbusti nani al limite degli alberi. Sono disturbati dagli sport invernali e dalla costruzione di strade.
• Dimensioni: lunghezza 40-55 cm (il maschio è più grande della femmina), apertura alare 65-80 cm
• Habitat: boschi montani radi, brughiere, zone paludose nelle Alpi e nel Giura
• Alimentazione: gemme, piante, bacche, in inverno anche aghi di conifere
• Riproduzione: nidifica a terra, 6-10 uova in primavera
• Svernamento: al riparo dal freddo in tane scavate nella neve
• Grado di minaccia in Svizzera: potenzialmente minacciato (NT)
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Olivia Aloisi
Il larice è una specie arborea alpina facilmente riconoscibile nel corso dell’anno, perché è l'unica conifera autoctona che in autunno assume una colorazione giallo dorato e perde gli aghi. I suoi aghi morbidi crescono a mazzetti, mentre le pigne rimangono spesso sull'albero per anni. Cresce fino al limite degli alberi e resiste alla neve, al vento e al gelo.
• Dimensioni: fino a 50 m
• Habitat: boschi delle Alpi – nel Giura e nell'Altopiano solo piantato
• Periodo di fioritura: maggio-giugno (fiori rossastri poco appariscenti)
• Impollinazione: vento
• Svernamento: perde gli aghi
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
Il camoscio è un esperto arrampicatore, ha due corna scure e una maschera facciale scura. Si muove senza sforzo sui pendii più ripidi, anche su ghiaioni o neve. Le femmine vivono in branchi insieme ai loro capretti e agli anzelli (piccoli nel secondo anno di vita). In estate i maschi giovani si riuniscono in piccoli gruppi, mentre i più anziani sono spesso solitari. Durante il periodo degli amori, tra novembre e dicembre, maschi e femmine si incontrano per accoppiarsi. I camosci si nutrono principalmente di erba, piante erbacee e foglie, in inverno anche di licheni e gemme. I loro nemici sono l'aquila reale, la lince e l'uomo, ma anche un inverno rigido può rappresentare un pericolo.
• Dimensioni: altezza al garrese 70-85 cm, peso 15-40 kg
• Habitat: regioni rocciose, boschi di montagna, prati alpini – nel Giura e nelle Alpi
• Alimentazione: erbe, piante erbacee, foglie, licheni, gemme
• Riproduzione: 1 capretto all'anno, all'inizio dell'estate
• Svernamento: attivo, cerca pendii riparati e poco innevati
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
Il mirtillo è un arbusto basso con foglie piccole e ovali e delicati fiori rosa-verdi. In estate maturano dolci bacche di colore blu scuro che, mangiandole, colorano le labbra e la lingua. I rami giovani sono spigolosi, una caratteristica che permette di distinguere questa specie dal mirtillo falso, che invece ha rami cilindrici. Cresce nei boschi radi e sui terreni paludosi, spesso formando fitti tappeti. Animali come orsi, volpi o galli cedroni ne sono ghiotti. Anche per noi esseri umani sono una prelibatezza, ma è importante raccoglierli solo dove è consentito!
• Dimensioni: 20-50 cm di altezza
• Habitat: boschi radi di conifere e misti, paludi – fino a 2’300 m s.l.m.
• Periodo di fioritura: aprile-giugno
• Impollinazione: insetti, soprattutto api selvatiche (bombi)
• Svernamento: pianta decidua, perenne
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
Le cavallette appartenenti al sottordine dei Celiferi si riconoscono dalle loro antenne relativamente corte. Le cavallette con le antenne lunghe quanto o più del corpo appartengono invece al sottordine degli Ensiferi. Molte di queste cavallette hanno una corporatura tozza e colori mimetici, grazie ai quali si adattano perfettamente all’ambiente in cui vivono. Sebbene spesso misurino solo pochi centimetri, alcune specie possono emettere un suono (stridulazione) incredibilmente forte. Per molte specie questa stridulazione è importante per la ricerca del partner e ogni maschio ha il proprio, personale suono! In Svizzera vivono numerose specie nei prati, nei detriti rocciosi o nei pascoli di montagna.
• Dimensioni: solitamente 1-4 cm, a seconda della specie; le femmine sono generalmente più grandi dei maschi
• Habitat: prati, prati aridi, ghiaioni, margini dei boschi
• Alimentazione: principalmente erbe e piante erbacee, ma anche muschi e, raramente, piccoli insetti
• Riproduzione: deposizione delle uova nel terreno, sviluppo in più stadi
• Svernamento: sotto forma di uovo o di giovani esemplari, a seconda della specie.
• Grado di minaccia in Svizzera: classificazione variabile, quasi il 40% di tutte le specie di cavallette valutate in Svizzera sono minacciate
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Olivia Aloisi
Quando si cammina tra le Alpi, è impossibile non notare il rododendro rosso, con i suoi fiori rosa intenso e le foglie lucide e coriacee. Sulla pagina inferiore delle foglie sono visibili scagliette color ruggine, da cui deriva il nome. Questo arbusto cresce in gruppi su terreni acidi e i suoi fiori sbocciano spesso a partire da metà giugno, proprio quando i prati alpini sono nel pieno del loro splendore. La pianta è velenosa per gli animali al pascolo, ma il suo nettare è molto amato soprattutto dai bombi.
• Dimensioni: altezza 30-100 cm
• Habitat: su terreni acidi in conche nevose e brughiere nelle Alpi
• Periodo di fioritura: giugno-agosto
• Impollinazione: soprattutto bombi
• Svernamento: pianta sempreverde, perenne
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
Il cervo è il nostro animale selvatico più grande: un maschio adulto può pesare dai 170 ai 220 chilogrammi e ha delle corna imponenti che ricrescono ogni anno, chiamate palchi. In autunno, durante il periodo degli amori, il suo bramito si sente da lontano. Utilizza le corna principalmente per impressionare i rivali e, quando questo non basta, anche per combattere. I cervi vivono nelle foreste, spesso con prati adiacenti. Sono attivi soprattutto al crepuscolo e di notte. Con il suo comportamento influisce sul paesaggio, infatti scortecciando e mangiando gli alberi favorisce il mantenimento delle radure. 150 anni fa il cervo era estinto in Svizzera, ma grazie alle leggi sulla caccia oggi se ne contano nuovamente circa 35’000 esemplari. Il suo pelo è rossastro in estate, mentre in autunno diventa marrone-grigiastro.
• Dimensioni: altezza al garrese 110-150 cm, peso fino a 200 kg (maschi)
• Habitat: durante il giorno soprattutto nei boschi tranquilli; di notte in estate sui pascoli alpini e in inverno nelle zone semiaperte delle valli
• Alimentazione: erbe, germogli, corteccia, rami
• Riproduzione: 1 cerbiatto all'anno, a inizio estate
• Svernamento: a quote più basse, dove c’è poca neve
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La lepre bianca è molto abile a mimetizzarsi: in estate ha un mantello grigio-marrone mentre in inverno diventa quasi completamente bianca, eccetto le punte delle orecchie che rimangono nere. Curiosità: cambia il colore della pelliccia basandosi sulle ore di luce e non sulla temperatura esterna! Vive nelle Alpi al di sopra del limite degli alberi ed è attiva al crepuscolo e di notte. A differenza dei conigli non scava tane, ma si nasconde nelle conche del terreno o sotto le rocce. Con le sue zampe posteriori larghe e ricoperte di pelo, può muoversi bene anche sulla neve.
• Dimensioni: lunghezza 45-60 cm
• Habitat: Alpi, al di sopra del limite degli alberi fino a 3’000 m
• Alimentazione: erba, arbusti, gemme, in inverno anche corteccia e rami
• Riproduzione: 2-3 nidiate all'anno, 1-3 leprotti ciascuna
• Svernamento: attiva, con pelliccia invernale e mimetizzazione nella neve
• Grado di minaccia in Svizzera: potenzialmente minacciato (NT)
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Olivia Aloisi
Questa pianta succulenta cresce formando fitti cuscinetti su rocce, muri e luoghi sassosi. Ha una forma a rosetta e le punte delle foglie sono collegate da peli bianchi simili a ragnatele, da cui il curioso nome. Le sue foglie carnose immagazzinano acqua, consentendole di sopravvivere a lunghi periodi di siccità. Da giugno ad agosto sbocciano fiori rosa a forma di stella che attirano api e sirfidi. Ogni rosetta fiorisce una sola volta: dopo la fioritura, la pianta produce semi e solitamente da 10 a 30 propaggini, che continuano a crescere, mentre la rosetta madre muore. La specie è presente nelle Alpi e nelle Prealpi svizzere fino a circa 2’400 m di altitudine.
• Dimensioni: altezza 5-15 cm, diametro delle rosette 0,5-2 cm
• Habitat: rocce, muri, creste rocciose, luoghi sassosi
• Periodo di fioritura: giugno-agosto
• Impollinazione: insetti (soprattutto api, sirfidi)
• Diffusione: prevalentemente vegetativa tramite propaggini; possibile anche tramite semi
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
L'aquila reale è uno dei rapaci più grandi d'Europa, con un piumaggio marrone dorato e un'apertura alare che può raggiungere i 220 cm! È possibile osservarla mentre plana in modo maestoso sulle Alpi. Caccia diversi animali, tra cui marmotte e lepri, individuandoli da diverse centinaia di metri di distanza. Si nutre anche di carogne. Nidifica su pareti rocciose ripide o sulle cime degli alberi, costruendo un grande nido che utilizza per alcuni anni. Le aquile reali vivono di solito in coppia e rimangono fedeli per tutta la vita.
• Dimensioni: lunghezza 75-90 cm; apertura alare fino a 220 cm
• Habitat: montagne – soprattutto nelle Alpi, raramente nel Giura
• Alimentazione: marmotte, lepri, uccelli, carogne
• Riproduzione: 1-2 uova, di solito viene allevato solo 1 pulcino
• Svernamento: specie sedentaria
• Grado di minaccia in Svizzera: potenzialmente minacciato (NT)
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Olivia Aloisi
Lo stambecco è un incredibile arrampicatore con un corpo tozzo e possente. Sia i maschi che le femmina hanno due corna che crescono per tutta la vita, ma quelle dei maschi sono più lunghe e presentano vistosi nodi che aumentano con gli anni ma che non possono essere utilizzati per determinarne l'età. Gli stambecchi vivono sulle pareti rocciose al di sopra del limite degli alberi e spesso riposano su sporgenze molto strette. Curiosità: sono talmente agili che potrebbero stare con tutte e quattro le zampe su una busta! In estate mangiano erba, in inverno anche licheni e corteccia.
• Dimensioni: altezza al garrese 70-100 cm, peso fino a 100 kg (maschi)
• Habitat: pendii rocciosi e frastagliati, al di sopra del limite degli alberi – soprattutto nel Vallese e nei Grigioni
• Alimentazione: erba, piante erbacee, muschi, licheni
• Riproduzione: 1 piccolo all'anno, all'inizio dell'estate
• Svernamento: attivo, in luoghi ripidi e poco innevati
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La nocciolaia è un corvide dal becco robusto e dal piumaggio marrone con macchie bianche. Emette diversi richiami tra cui un inconfondibile e nasale «krèhh krèhh». In autunno nasconde da 30’000 a 100’000 semi di pino cembro in diverse migliaia di nascondigli e, grazie alla sua prodigiosa memoria, riesce a ritrovarne moltissimi! I pinoli dimenticati possono germogliare, dando vita a nuovi alberi. La nocciolaia contribuisce in questo modo al ringiovanimento del bosco.
• Dimensioni: lunghezza 32-33 cm, apertura alare 49-53 cm
• Habitat: foreste di conifere con pini cembri – soprattutto nelle Alpi
• Alimentazione: soprattutto pinoli (di pino cembro) e nocciole
• Riproduzione: nido sulle conifere, di solito 3-4 uova
• Svernamento: specie sedentaria
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
La cincia mora è la più piccola tra le cince della Svizzera ed è riconoscibile grazie alla testa nera con una macchia bianca sulla nuca. Ama le foreste di conifere, dove è sempre in movimento. Quando in autunno il cibo è abbondante, nasconde piccole riserve di semi e insetti nelle fessure delle cortecce o nel muschio. È silenziosa, agile e si mimetizza facilmente. In montagna vive spesso insieme ad altre specie di cince. Uno dei suoi richiami è il delicato «tiùiuu, tii tiùu-i».
• Dimensioni: lunghezza 10-12 cm; apertura alare 18-19 cm
• Habitat: boschi di conifere, preferibilmente con abeti rossi – soprattutto nelle Alpi e nelle Prealpi
• Alimentazione: insetti, ragni, in inverno anche semi
• Riproduzione: 1–2 covate, di solito 6–10 uova vicino al suolo
• Svernamento: specie sedentaria e migratrice a corto raggio
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
In autunno il sorbo degli uccellatori si distingue per i suoi frutti rosso vivo e per le sue foglie pennate che assumono un colore giallo-arancione. Le sue bacche non sono commestibili per l'uomo, ma offrono un vero banchetto a oltre 60 specie di uccelli! In primavera si sviluppano infiorescenze bianche che attirano molti insetti. È una specie che cresce su terreni poveri di nutrienti ed è resistente al gelo.
• Dimensioni: 5-15 m (in parte anche come arbusto)
• Habitat: boschi, margini dei boschi, pascoli – fino a 2’000 m
• Periodo di fioritura: maggio-giugno
• Impollinazione: insetti
• Svernamento: pianta decidua, resistente al gelo
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)
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Olivia Aloisi
Le piante del genere Eriophorum formano dei pennacchi bianchi e lanosi che si muovono nel vento come fiocchi di neve, anche in piena estate! Questa «lana» è costituita da lunghi peli che attorniano i frutti maturi e aiutano i semi a volare nel vento. Queste piante hanno bisogno di terreni umidi e poveri di sostanze nutritive, come le torbiere, e la loro presenza indica che l’ambiente è ancora intatto. A seconda della specie, sono diffuse anche oltre il limite degli alberi.
• Dimensioni: 20-70 cm di altezza, a seconda della specie
• Habitat: torbiere, zone umide, prati di montagna umidi
• Periodo di fioritura: maggio-luglio (fiori poco appariscenti)
• Impollinazione: vento
• Svernamento: piante perenni, resistenti al freddo
• Grado di minaccia in Svizzera: a seconda della specie, alcune sono vulnerabili (VU)
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Olivia Aloisi
Il ginepro nano è un arbusto strisciante che si è adattato alle zone montane ventose e aspre. Curiosità: con il passare degli anni può estendersi per diversi metri sulle rocce o sul terreno! Gli aghi sono pungenti, le sue «pigne» sono piccole, scure e simili a bacche e impiegano fino a tre anni per maturare. Gli uccelli come la cesena le amano molto. Questa pianta ha un intenso profumo resinoso e da secoli viene utilizzata anche per scopi medicinali.
• Dimensioni: 20-80 cm di altezza, crescita rampante
• Habitat: pascoli alpini, brughiere di arbusti nani, zone rocciose, pendii aridi, a partire da 1’500 m di quota
• Periodo di fioritura: maggio-agosto
• Impollinazione: vento
• Svernamento: pianta sempreverde, molto resistente
• Grado di minaccia in Svizzera: non minacciato (LC)